Novecento

E mi svegliai un mattino in una vita sconosciuta,
una vita che sembrava già vissuta;
tra la luce che barbaglia e la casa che bisbiglia
un sogno scolorava tra le ciglia.
Mio nonno era un bracciante, mio padre clandestino,
operaio al Lingotto di Torino,
la chiamarono presto madre la sua ragazza amata
mi scoprì al mondo l’Italia liberata.
Cambieranno uomini e cambieranno re
Passeranno strade in discesa
Brucerà un deserto dove erano giardini
Cambieranno lingue e confini.
E non fu solo un sogno e non ci credemmo poco
mettere il mondo a ferro e fuoco,
mentre un’altra stagione già suonava la campana
il primo rintocco fu a Piazza Fontana.
Era un giorno di maggio, un giorno di lavoro
il mattino che trovarono Aldo Moro,
e la mente fu la stessa e fu identica la mossa
assassina che uccise Guido Rossa.
Cambieranno uomini e cambieranno re
Passeranno strade in discesa
Brucerà un deserto dove erano giardini
Cambieranno lingue e confini.
A Padova di sera c’era l’Italia tutta
Quella sera in Piazza della Frutta
e fu come abbandonare un padre o un amico
quando il cielo rivolle indietro Enrico.
Adesso ho giorni buoni e una vita dignitosa
ma non mi piego a una coscienza silenziosa
al futuro porto in dote la memoria
nel cuore rugge l’urlo della storia.
Cambieranno uomini e cambieranno re
Passeranno strade in discesa
Brucerà un deserto dove erano giardini
Cambieranno lingue e confini.

Come un amante

Tu donna dimmi a chi appartieni
dimmi perché tu vieni qui
lo sai che poi tu non ti stimi
però ugualmente vieni qui
col cuore amaro che si pente
come un’amante
come un’amante.
a mendicare un po’ d’amore
per favore
per favore non così.
Nessuno è schiavo di nessuno
molto meglio
un po’ di orgoglio dimmi di sì.
Quell’espressione di abbandono
ti fa male è un veleno.
Tu non sei mia
tu non sei sua
ma di chi sei.
Sì la follia
ti porta via
ma dove vai.
Tu voli ovunque sopra l’onda
il guscio di una noce sei
ti aggrappi al ramo di una sponda
ma ti trascina il fiume ormai
e lasci il mondo da perdente
come un’amante
come un’amante.
Che senso ha questa avventura
che non dura
non tornare qui mai più
tu vuoi fermare l’orologio
non è un pregio
agire come agisci tu
tu provi solo tenerezza
può bastare una carezza…
Tu non sei mia
tu non sei sua
ma di chi sei.
Sì la follia
ti porta via
ma dove vai.
Tu non sei mia
tu non sei sua
ma di chi sei.
Sì la follia
ti porta via
ma dove vai.
Tu non sei mia
tu non sei sua
tu non sei.

Ore ed ore

Non metterò mai più
Il maglione rosa e blu
Che tutte le mattine indossavo a colazione
Preparando il tuo caffè
E non sarò più io
A dirti amore mio
Come sei bella la mattina appena sveglia
E’ già tardissimo
Le interferenze fan rumore
E non si può cambiar canale
O spegnere il televisore
Durante ogni temporale
Ma come ho fatto a non capire
E far l’amore ore ed ore
E già iniziava a nevicare
E il nostro letto all’improvviso
Si trasformò in altare
L’eternità nascose un po’ di sé tra le lenzuola
Il tuo profumo addosso
Neanche una parola
Non te lo dirò mai
Ma ti amo ancora sai
Lascerò la porta aperta
Fosse anche per vent’anni
O per un’eternità
Tradire è una follia
Io non ne avevo idea
Ma le scuse son parole
Che offendono l’amore
E non possono spiegare
E intanto il vento fa rumore
Tra i fori delle mie catene
Dio fa che ritorni il sole
Che senza lei non so più stare
E non mi basta ricordare
E far l’amore ore ed ore
E già iniziava a nevicare
E il nostro letto all’improvviso
Si trasformò in altare
L’eternità nascose un po’ di sé tra le lenzuola
Il tuo profumo addosso
Neanche una parola
Neanche una parola.

Domani

Raccolgo le ali fino a domani mi riposerò
Il tempo di liberarmi di tutti gli sbagli poi ripartirò
Mi accorgo del tempo che passa
Giocando con questa clessidra
E’ un moto perpetuo la vita
Che si agita dentro di me
Affronterò questa distanza
Cercando ogni giorno una sfida
Tra un viaggio in discesa e in salita
Che si muove dentro di me
Ma non capisco più…
Che cosa devo fare
Che cosa devo dire
Io dove devo andare
E se un giorno arriverò
Cosa desiderare
Cosa potrà servire
Cosa dovrei imparare
Per resistere senza un perché…
Domani lo capirò
Domani aspetterò
Domani io ci sarò
Domani…
Raccolgo le ali tra queste mani che ora tremano
Il tempo di liberarmi da tutti gli sguardi che ora pesano
Mi chiedi se ho avuto abbastanza
Per ciò che ho strappato a fatica
Passando da un sogno alla vita
Che si agita dentro di me
Convincersi con una scusa
Per dirsi che non è finita
Che non è finita…
Che cosa devo fare
Che cosa devo dire
Io dove devo andare
E se un giorno arriverò
Cosa desiderare
Cosa potrà servire
Cosa dovrei imparare
Per resistere senza un perché…
Domani lo capirò
Domani aspetterò
Domani io ci sarò
Domani…domani…domani…domani.
Domani lo capirò
Domani aspetterò
Domani rinascerò
Domani…

Para parà ra ra ra

Non sai cos’è successo
sei chiuso a chiave
nel limbo del tuo cesso
ti specchi nello specchio
con un sorriso
da scarabocchio
è quello di un uomo che non pensa
è quello di un uomo parla
è quello di uomo che
non hai più niente da dire
Lavori tutto il giorno
ritorni e guardi i siti porno
non cerchi di cambiare
ma per lo meno vuoi ragionare
come un uomo che non beve
come un uomo che non fuma
come un uomo che
ha ancora molto da dare
C’è chi ruba un aeroplano
e non ha i soldi per il Luna Park
para para’ ra rara
c’è chi fabbrica le bombe
e le rivende per la libertà
para para’ ra rara
La guerra giusta o meno è sempre guerra non cambia niente
sta quindi nella pace ciò che alla gente oggi non piace
una vita più serena una moglie tutta nera un’amante più fedele
“un uomo per amico”
i soldi a fine mese per festeggiare vai dal cinese
i viaggi organizzati senza i parenti paralizzati
sei un plurilaureato tutto solo e divorziato
sei un uomo di successo
soprattutto sopra il cesso…sopra il cesso
C’è chi ruba un aeroplano
e non ha i soldi per il Luna Park
para para’ ra rara
c’è chi fabbrica le bombe
e le rivende per la libertà
para para’ ra rara
L’idrogeno, l’ambiente, le petroliere il medio oriente
il muro nel giardino, un kamikaze come vicino
la pace americana Madre Teresa e Lady Diana
la fame L’Aids il WTO e l’interesse
S.O.S…S.O.S
C’è chi ruba un aeroplano
e non ha i soldi per il Luna Park
para para’ ra rara
c’è chi fabbrica le bombe
e le rivende per la libertà
para para’ ra rara.

Eppure mi hai cambiato la vita

Le luci della notte mi fanno compagnia
sto in macchina da solo perché tu sei andata via
e provo a immaginare il mio futuro senza te
come farò a ricominciare
un’altra donna con un altro modo di fare
riabituarmi a mangiare a guardare un film a dormire insieme
a non aver paura dei miei cattivi odori
a sussurrare piano
gli amori vanno via
ma il nostro ma il nostro no
il tempo passa
mentre aspetti qualcosa in più
ma non rimette a posto niente
se non lo fai tu
e intanto ogni cosa se vuoi da sempre mi parla di noi
stasera sei lontana
mentre io penso a te
eppure sei vicina a me
non chiedermi perché
sarà che mi hai cambiato la vita
sembra ieri
eppure mi hai cambiato la vita
gli amori vanno via
ma i sogni ma i sogni no
alcuni non si avvereranno mai però
immaginare è l’unica certezza che ho
e questa solitudine che sento sarà
il prezzo per un po’ di libertà
stasera sei lontana
mentre io penso a te
eppure sei vicina a me
non chiedermi perché
sarà che mi hai cambiato la vita
sembra ieri
eppure mi hai cambiato la vita
stasera sei lontana
mentre io penso a te
eppure sei vicina a me
non chiedermi perché
sarà che mi hai cambiato la vita
sembra ieri
eppure mi hai cambiato la vita.

Ribelle

Non ho mai mai mai
Sentito l’anima
Così distante
Sfioro la tua pelle
Nel mio cuore però
Non sento niente
E non dire
Che questo mio momento passerà
Ti conviene, lo so…
Ma adesso giuro no
Volto pagina
Non è un gioco entrare nel mio cielo
Soffiare più del vento
Che mi asciugherà l’ultima lacrima
Non è un fuoco quel che sento dentro
Se tu mi dormi accanto
Ti sorprenderai
Quando io me ne andrò
Ribelle
Ormai è da un po’ che su una nuovola
Non ci so stare
Ormai mi accorgo che il bisogno che ho
E’ di fuggire
E non dire
Che sto peccando un po’ d’ingenuità
Mi consuma l’idea
Di attendere che un giorno cambierà…
Non è un gioco entrare nel mio cielo
Soffiare più del vento
Che mi asciugherà l’ultima lacrima
Non è un fuoco quel che sento dentro
Se tu mi dormi accanto
Ti sorprenderai
Quando io me ne andrò
Ribelle
Prova a volarmi nel cuore
Sfidami e poi sorridimi
Voglio un romanzo d’amore…
Prova a raccogliere un fiore
In una notte umida
Baciami e lasciati andare…
Non è un gioco entrare nel mio cielo
Soffiare più del vento
Che mi asciugherà l’ultima lacrima
Non è un fuoco quel che sento dentro
Se tu mi dormi accanto
Ti sorprenderai
Quando io me ne andrò
Ribelle.

Grande

Quando io
Mi guardo intorno e vedo un mondo che non è
Per me
Diventa più difficile
Tra mille strade riconoscere la mia
Se c’è
E un po’ mi butto via
E non ci credo più
Chi può tirarmi su
Solo tu
Tu che sei grande…grande
Un piccolo universo
In cui io non mi sento perso
Grande grande grande grande
Più grande ancora dell’immenso
E tutto il resto prende senso se ci sei
Credimi
Ci sono cose che spiegare non potrai
Io e te
Uniti dentro un battito
Per superare i giorni no di questa età…che non va.
Per non cadere giù
Per non cascarci più
Non ho paura se
Ci 6 tu
Tu che sei grande grande
Un piccolo universo
In cui io non mi sento perso
Grande grande grande grande
E mi risveglio nel mio letto
Che pure immenso sembra troppo stretto
Grande grande grande grande
Un sole rosso vivo intenso
E tutto il resto prende senso se ci sei
E lo trattengo a stento
L’amore che ho per te
E’ come un mare
Grande grande
Grande grande grande grande
Ancora più di quell’immenso
Perché nessuno al mondo è grande come te.

Ricordi

Sarà il tempo a dire che
stai benissimo così
certi sbagli fanno crescere,
[non fanno male]
Pochi giorni e tutto tornerà
[normale]
ma non svaniranno mai
resteranno sempre i tuoi
ricordi
di un anno
momenti che lasciano
un sorriso
ricordi…
Le risate tra di noi
mille discussioni e istanti
[di follia]
No, non svaniranno mai
resteranno sempre i tuoi,
[soltanto tuoi
ricordi
di un anno
momenti che lasciano
un sorriso ancora in più
Ricordi
bellissimi
Pensieri e sensazioni che
ti danno
ricordi…
Ricordi
di un anno
momenti che ti lasciano
un sorriso
ricordi
bellissimi
penieri e sensazioni che
ti danno
ricordi…

Grande sud

C’è una musica in quel treno
che si muove e va lontano
musica di terza classe
in partenza per Milano
c’è una musica che batte
come batte forte il cuore
di chi parte contadino
ed arriverà terrone.
C’è una musica in quel sole
che negli occhi ancora brucia
nell’orgoglio dei braccianti
figli della Magna Grecia
in quel sogno di emigranti
grande come è grande il mare
che si porta i bastimenti
per le Americhe lontane
(E chi parte oggi pè turnare crai(1)
e chi è partuto ajere pè un turnaremai).
Grande sud che sarà
quella anonima canzone
di chi va per il mondo
e si porta il sud nel cuore.
Grande sud che sarà
quella musica del ghetto
di chi va per il mondo
e si porta il suo dialetto.
(None none none none
Lieva la capa da lu sole
Ca t’abbruciarrai lu viso
Perdarrai lu tuo colore
None none none none
Piglia lu libro e va alla scola
Quando te ‘mpari a legge e a scrive
Tanto te ‘mpari a fa l’amore)(2)
C’è una musica nei sogni
di chi dorme alle stazioni
negli antichi sentimenti
delle nuove emigrazioni
c’è una musica nel viaggio
dalla terra di nessuno
di chi porta nel futuro
i tamburi del villaggio.
(Zehey maro nandeha
Nandeha ny lefa jialy
Nmatsiaro anareo
Matsiaro antanana).(3)
Grande sud che sarà
quella anonima canzone
di chi va per il mondo
e si porta il sud nel cuore.
Grande sud che sarà
quella musica del ghetto
di chi va per il mondo
col suo ritmo maledetto
E sarà quel racconto
E sarà quella canzone
Che ha a che fare coi briganti
E coi santi in processione
Che ha a che fare coi perdenti
Della civiltà globale
Vincitori della gara
A chi è più meridionale.
(E chi parte oggi pè turnare crai(1)
e chi è partuto ajere pè un turnaremai).
(Zehey maro nandeha
Nandeha ny lefa jialy
Nmatsiaro anareo
Matsiaro antanana).(3)
(Muessi warire ure,
muesi warire ja,
muesi wala niripachungo) (4)
(wash ddani ghir lsani ma bqit nawed tani
wash ddani ghir Imor ma bquit nawed sar). (5)
Grande sud che sarà
quella anonima canzone
di chi va per il mondo
e si porta il sud nel cuore.