Piripicchio e Piripicchia

Piripicchia perché Piripicchia
non pensi che il tempo che passa c’invecchia
Piripiripì, piripiripà
Piripiripicchio mio bel piripicchio
lo specchio che guardo non dice che invecchio
piripiripì, piripiripà
non senti che c’è nel mio cuore un venticel d’amore
che soffia e risoffia perché vuol bene solo a te
Piripicchio non correre tanto
per farti contento sorrido e poi canto
Piripiripì, piripiripà
Piripiripicchia, Piripiripicchia, piripiripiripì
Piripiripicchio, Piripiripicchio, piripiripiripà
Piripì, pirippiriripirà
Piripicchia ti prego mia cara
non perdere tempo che scende la sera
Piripiripì, piripiripà
Piripicchio mio caro tesoro
ma lascia che guardi i miei ricciolo d’oro
Piripiripì, piripiripà
Cammina non farmi aspettar la barca è già sul mar
i pesci vedranno baciar però non san parlar
Piripicchio felice mi sento
abbracciami pure che a me piace tanto
Piripiripì, piripiripà
Piripiripicchia, Piripiripicchia, piripiripiripì
Piripiripicchio, Piripiripicchio, piripiripiripà
Piripì, pirippiriripirà.

Rose (Oggi i tempi son cambiati)

Son tornate a fiorire le rose
nelle dolci carezze del sol
Le farfalle s’inseguon festose
nell’azzurro con trepido vol.
Ma le rose non sono più quelle
che fiorirono un giorno per te.
Queste rose son forse più belle
ma non hanno profumi per me.
Ah, la tua voce gentile,
più non allieta il mio cuore
come le rose d’aprile
le gioie d’amore
son morte per me.
Queste rose baciate dal sole
nel silenzio dei vespri d’or
non sentiron le dolci parole
che il tuo cuore diceva al mio cuor.
Quelle rose non hanno più vita
come i sogni di mia gioventù.
E’ un ricordo ogni rosa appassita,
quelle rose non parlano più.
Come le rose d’aprile
le gioie d’amore.

Sotto l’ombrello

Pioveva sulle vie della città
e a casa frettolosa andavi tu
t’offrii l’ombrello e con semplicità
qualcosa dissi, non ricordo più
e tu la dolce offerta, non sapesti rifiutar
e fino al tuo portone, ti lasciasti accompagnar.
E tip e tip e tì com’era bello
com’era bello in due sotto l’ombrello
avevi gli occhi azzurri e sul cappello
un delicato mazzolin di fior.
Ti chiesi allor se il mazzolin di fior
veniva proprio dalla montagna
dicesti “sì, non fatelo bagnar
se mi volete accompagnar”.
E tip e tip e tì com’era bello
com’era bello in due sotto l’ombrello
e tip e tip e tì un ritornello
cantavano felici i nostri cuor.
cantavano felici i nostri cuor.
A maggio ci sposammo
e fu così che unimmo per la vita i nostri cuor
ti ricordi amore, quanta emozione.
oh che emozion, corremmo alla stazion
sotto una pioggia di baci e fiori
dicevi “amor su fammi riparar ti prego
sennò il mio velo si può sciupar”
E tip e tip e tì com’era bello
com’era bello in due sotto l’ombrello
e tip e tip e tì un ritornello
cantavano felici i nostri cuor.
cantavano felici i nostri cuor.
Ma dopo dovemmo separarci con gran dolore
(ah)
un giorno fui chiamato militar
ma dopo un anno ci abbracciammo ancor
(finalmente)
tu m’aspettavi sotto il nevicar
(con che ansia)
stringendo il nostro bimbo sul tuo cuor
l’ombrello apristi ansiosa
dando il bimbo in braccio a me
allora era un frugolino biondo
con gli occhioni come te.
E tip e tip e tì com’era bello
com’era bello in tre sotto l’ombrello
tu sorridevi e il pupo, che monello
giocava con la penna dell’alpin.
Poi come fu (chi si ricorda più)
dopo il maschietto (la femminuccia)
e da quel dì se usciamo a passeggiar
almeno quattro ne puoi contar.
E tip e tip e tì ma è sempre bello
eppure siamo in sei sotto l’ombrello
sei voci ma uno solo il ritornello
la vita è piena di felicità.
la vita è piena di felicità.
E tip e tip e tì tip e tip tà
e tip e tip e tì tip e tip tà.

Tutte le mamme

Donne! Donne! Donne! Che l’amore trasformerà.
Mamme! Mamme! Mamme! Questo è il dono che Dio vi fa.
Tra batuffoli e fasce mille sogni nel cuor.
Per un bimbo che nasce quante gioie e dolor.
Mamme! Mamme! Mamme! Quante pene l’amor vi da.
Ieri, oggi, sempre, per voi mamme non c’è pietà.
Ogni vostro bambino, quando un uomo sarà,
verso il proprio destino, senza voi se ne andrà!
Son tutte belle le mamme del mondo
quando un bambino si stringono al cuor.
Son le bellezze di un bene profondo
fatto di sogni, rinunce ed amor.
E’ tanto bello quel volto di donna
che veglia un bimbo e riposo non ha;
sembra l’immagine d’una Madonna,
sembra l’immagine della bontà.
E gli anni passano, i bimbi crescono,
le mamme imbiancano; ma non sfiorirà la loro beltà!
Son tutte belle le mamme del mondo
grandi tesori di luce e bontà,
che custodiscono un bene profondo,
il più sincero dell’umanità.
Son tutte belle le mamme del mondo ma,
sopra tutte, più bella tu sei;
tu, che m’ hai dato il tuo bene profondo
e sei la Mamma dei bimbi miei.

Un diario

Cose di tutti i giorni,
frasi pensate o dette,
tristezze di ritorni,
è scritto tutto qui:
Nomi che non han volto,
ore dimenticate
cancellate rivivono così…
E’ questo il mio diario più segreto,
che ho scritto solo in nome dell’amore,
che dice gelosamente
tutte le ambasce e i palpiti di un cuor…
Racconti delle fate,
dolcissimi abbandoni,
passioni naufragate,
speranze di doman…
Racconta di quei baci mai avuti,
di languide carezze mai provate;
un po’ di fantasia gettata via…
malinconia di pagine ingiallite,
dove c’è ancor un po’ d’amor…
è questo il mio diario più segreto,
che ho scritto solo in nome dell’amor.

Una bambina sei tu

Noi siamo il sole e la pioggia,
la primavera e l’inverno:
l’alba che nasce e il tramonto d’un giorno che muor.
Una bambina sei tu
e ti credi già donna.
Non allungare di più
la tua semplice gonna.
Sei innamorata di me
e i tuoi occhi mi implorano:
ma sei piccola,
troppo piccola
per amar.
L’anima bella che ancor non conosce bugia,
lasciala intatta per chi t’amerà più di me.
Una bambina sei tu
e bambina rimani.
Non puoi sciupare così
un radioso domani.
Oggi t’illudi perché
tutto sembra una favola.
Ma sei piccola
Troppo piccola
sei per me.

Donnina sola

Ti guardo dalla strada ogni mattina,
ti ascolto quando canti a prima sera
fra il vaso della menta e la cedrina
con la dolcezza della capinera.
Ma quando è notte e taci,
ritorna la tristezza.
nell’anima che sogna la tua carezza!
E’ tanto bello in due, donnina sola,
percorrere il sentiero della vita,
trovare nella casa addormentata
due braccia che ti stringono così…
Confondere sempre il mio respiro
col palpito più puro del tuo cuor;
ti vorrei dire per questo una parola:
“Vogliamo essere in due, donnina sola?”
Domani forse mi daran coraggio
i primi tocchi dell’Ave Maria,
aspetterò tremante il tuo passaggio
ai piedi del cipresso al crocevia.
Ti parlerà il mio cuore
di questo amore mio,
dicendoti: “son solo,
son solo anch’io… ”
La vita è bella in due, donnina sola.

E la barca tornò sola

E la barca tornò sola.
Erano tre fratelli pescatori
con una mamma bianca
con una barca nera
e co tre cuori ancora da creatura.
Il mare urlava acuto quella sera
e il legno dell’incognita straniera
cercava aiuto in tutto quell’orrore
il rischio era la vita per salvare
la bionda forestiera. chi sarà.
Mare, mare crudele
come puoi cantare nelle notti scure
quando piange il cuore,
mare sei di un amore
soffocarsi in gola
l’ultima speranza
l’ultima parola.
E la barca tornò sola.
Della leggenda dei tre pescatori
resta un mamma bianca
ed una barca nera
che in fondo al molo
a tutti fa paura,
le vele si raccontano tra loro
che la sirena dai capelli d’oro
serba il segreto dei tre pescatori
ma quel segreto chi potrà svelare
se l’onda indifferente viene e va.
E la barca tornò sola.

Gioia di vivere

Sei tu
la mia gioia di vivere…
Non credevo alle lagrime,
non credevo all’amor.
Sei
che hai compiuto il miracolo:
nel mio cuor hai saputo destar
una voglia fremente d’amar
e di cantar…
Se il cuor vuol cantar lo devo a te!
Se ancora posso amar… lo devo a te!
Chi dice che d’amor si può morir,
la mia gioia di vivere
non potrà mai sentir…
Mi specchio nel tuo sguardo e vedo il ciel,
mi specchio nel tuo volto e vedo il sol…
C’è il sol nel mio cuor…
non puoi lasciarmi nell’ombra, perché
io ti amo… e questo amor… lo devo a te!
Se il cuore vuol cantar… lo devo a te!
Se ancora posso amar… lo devo a te!
C’è il sole nel mio cuor…
Quale miracolo hai fatto per me!
Io ti amo… e questo amor… lo devo a te!!!

Mogliettina

In fondo al cuore silenziosa germogliava una canzon
da quando la tua bocca mi baciò
e come petali di rosa le sue note sboccieran
per dirti ciò che il labbro dir non può.
L’incanto di una rosa profumata deliziosa
sei per me, mogliettina
il fascino soave della gemma più preziosa
sei per me, mia piccina
un brivido m’assale nel pensar alla mia vita
senza te, mogliettina
ma il sole del sguardo mi rincora e la speranza
torna in me, mia piccina.
E col passar degli anni il cuore invecchierà
ma il nostro amor, non morirà
se qualche ruga sul mio volto apparirà
il desiderio dei tuoi baci in me vivrà.
L’incanto di una rosa profumata deliziosa
sei per me, mogliettina
il fascino soave della gemma più preziosa
sei per me, mia piccina
e la canzone non avrà mai fine
se il labbro tace il cuor ti parlerà.
L’incanto di una rosa profumata deliziosa
sei per me, mogliettina
il fascino soave della gemma più preziosa
sei per me, mia piccina.
E la canzone non avrà mai fine
se il labbro tace il cuor ti parlerà.