La panchina

Solo su una panchina leggeva dentro di sé
L’anima come un giornale
Vecchio da accartocciare
Un passato ingiallito ai piedi suoi si posò
Solo su una panchina si addormentò
Ma un angelo per caso passava lì e si mise accanto
I suoi capelli bianchi accarezzò e il vecchio per incanto
Ridiventò bambino e sorrideva perché
Stringeva tra le mani
Speranze del domani
E il più bell’aquilone del mondo da lui volò
E anche la primavera si risvegliò
E venne il tempo e disse stasera io gli faccio un favore
Ritorno a quando lui si sedeva lì col suo primo amore
E venne il cielo a dire stasera io accendo le stalle
E a quei due innamorati su quella panchina
… offrirò le più belle…
Han visto una panchina di notte volare via
E mille e più panchine seguire la sua scia
Con sopra tanta gente che non aveva più età
Stanotte diamo stelle a chi non ne ha…
Solo su una panchina l’hanno trovato così
Quel che è sembrato strano
È che aveva una stella in mano.